I principali fattori di rischio
Sesso: rispetto agli uomini, le donne sono meno
soggette ad eventi coronarici perché dispongono di meccanismi naturali di
protezione e resistenza nei confronti delle coronaropatie. Ad esempio, in un
uomo di 52-54 anni il fattore età pesa come quello di una donna di 69-74.
Età: in base alle statistiche elaborate dallo
Studio di Framingham l'età ha un valore di Rischio Relativo pari allo 0.38 per
ogni anno di età. Tuttavia, per le persone più anziane, data la molteplicità dei
fattori da considerare, questo valore predittivo perde gran parte della sua
efficacia.
Fumo di sigaretta: il fumo di sigaretta
rappresenta un fattore che incide molto sul livello di "allarme", poiché esso
comporta un Rischio Relativo pari a 1.65, cioè la sua presenza moltiplica per
1.65 il Rischio Assoluto previsto per i non fumatori.
Diabete: sono considerati diabetici quei soggetti
che a digiuno presentano una glicemia pari o superiori a 140 mg/dl. Al diabete
viene correlato un Rischio Relativo pari all' 1,38%.
Pressione Arteriosa : per il calcolo statistico
viene utilizzato soprattutto il valore della pressione massima (cioè la
Pressione Arteriosa Sistolica, detta PAS), poiché essa consente misurazioni più
precise. La cosiddetta "massima" comporta un Rischio Relativo di 0.108 per ogni
mmHg di incremento.
Colesterolo e HDL: i livelli di Colesterolo
Totale e quelli di "Colesterolo Buono" (HDL-colesterolo) svolgono anch'essi un
ruolo di cui si deve tenere conto: il primo ha un valore di Rischio Relativo
pari a 0.23 per ogni mg/dl e determina un aumento del rischio. Il secondo ha un
valore di Rischio Relativo pari a 0.15 per ogni mg/dl (cioè, ogni mg/dl in meno
rispetto al valore normale di 45 mg/dl comporta un incremento del Rischio
Assoluto); la presenza dell'HDL-colesterolo a livelli ideali esercita un'azione
protettiva nei confronti delle malattie coronariche.
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