Glossario di Gnomonica |
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A Altezza dell'asso stilo: costituisce l’angolo formato dallo stilo inclinato e la sua proiezione ortogonale sul piano che rappresenta la distanza tra la punta dello stilo e il suo piede.
Altezza dell'ortostilo: rappresenta la misura costituita dalla distanza dalla punta dello stilo perpendicolare al piano ed il suo stesso piede.
Analemma: rappresenta una particolare curva geometrica a forma di otto che rappresenta la proiezione perpendicolare del moto apparente del Sole sul piano del meridiano del luogo alla stessa ora e alla stessa data.
Angolo Orario: rappresenta la misura angolare misurata in senso orario in ore minuti secondi sull’equatore con l’intersezione del meridiano transitato dal Sole oppure in gradi da 0° a 360° partendo da Sud verso Ovest.
Arco diurno: dal sorgere al tramonto di un corpo celeste percorre sulla sfera celeste un percorso apparente che rappresenta un arco che viene denominato diurno. Negli orologi solari vengono spesso riportate le curve di declinazione del Sole che rappresentano le proiezioni gnomoniche dell’arco diurno solare.
Armillare (sfera): dal latino armilla (cerchio) questo antico strumento, inventato da Eratostene nel 250 a.C., raffigurante il globo terrestre con tutti i suoi circoli veniva usato per scopi didattici e per calcoli astronomici di posizione.
Asse polare: rappresenta una immaginaria linea retta passante per i due Poli Nord e Sud viene detto anche Asse Terrestre, Asse di rotazione della Terra.
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Astrolabio: strumento astronomico il cui nome deriva dal latino astrum (astro) con il quale è possibile localizzare le posizioni dei vari corpi celesti nonché l’ora locale o la latitudine del luogo. Rappresenta la proiezione della sfera celeste su un piano orizzontale. Fino alla scoperta del sestante venne anche usato come strumento di navigazione. Ne esistono anche versioni sferiche anziché piane. |
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rappresenta la misura angolare compresa tra la direzione cardinale Nord e la direzione in cui cade la perpendicolare di un punto all’orizzonte, calcolata muovendosi in senso orario. Questo termine viene utilizzato, con metodi leggermente diversi, in topografia e in astronomia. Al Nord viene convenzionalmente assegnato azimut 0°, all’Est 90°, al Sud 180° e all’Ovest 270° coprendo pertanto un angolo di 360°. Nella costruzione degli orologi solari si adotta l’azimut nella misurazione della declinazione della parete. |
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B Bussola: strumento per l’individuazione dei punti cardinali con l’ausilio di un ago magnetizzato liberamente sospeso che indica sempre il Nord magnetico. Molto usata in navigazione assieme al sestante. La si trova spesso come strumento ausiliario di orientamento in orologi solari portatili da viaggio. |
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sono strumenti in grado di definire la direzione del Nord coincidente con l’orientamento del meridiano geografico di un determinato luogo. Sono sostanzialmente delle meridiane orizzontali usate al contrario partendo cioè dall’ora vera del luogo del momento facendola coincidere con l’ora indicata dall’ombra stilare. In questa bussola solare la linea oraria delle 12 indica la direzione Nord del meridiano. |
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C Centro del Quadrante: punto di convergenza di tutte le linee orarie di un orologio solare.
Cerchi Orari: detti anche circoli orari sono cerchi massimi che passando per i poli Nord e Sud fanno fascio con l’Asse del Mondo che ne costituisce la cerniera.
Correzione del fuso: costituisce la differenza oraria tra il momento del passaggio del Sole sul meridiano centrale del fuso orario e il meridiano passante per il punto del luogo di osservazione. Ha il valore massimo di ±30 minuti stante la posizione rispetto il mediano centrale del fuso del luogo. D Declinante: viene così denominato un orologio solare realizzato su un piano verticale non perfettamente corrisponde alla direzione Est-Ovest e quindi declina (declinazione della parete) dal piano verticale perpendicolare al piano meridiano. L’angolo della declinazione della parete del piano orologio rappresenta una misurazione fondamentale per una esatto calcolo dell’orologio solare. |
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antico strumento usato per calcolare la declinazione di una parete destinata a contenere un orologio solare. Costituito da un quadrante di forma quadrata dove gli angoli rappresentano i quattro punti cardinali. Un indice munito di bussola imperniato all’angolo meridionale ruta sulla scala dei gradi. Poteva essere usato orizzontalmente per la declinazione di pareti verticali e verticalmente misurando con il pendolino si poteva misurare l’inclinazione di un piano per ospitare un orologio solare inclinato. |
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viene così definito l’angolo, misurato in gradi, formato tra la parete sula quale si costruisce l’orologio e la direzione Est – Ovest. Assume valore positivo se la parete declina a Est mentre se declina a Ovest l’angolo avrà un valore negativo. Questo angolo corrisponde anche all’angolo compreso tra il piano meridiano e l’ortostilo. |
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strumento brevettato nel 1843 da Edward Dent che serve per individuare con la precisione temporale di pochi secondi, il transito del Sole sul meridiano, ovvero il mezzogiorno vero locale. Lo strumento usato prima del mezzogiorno mostra, attraverso uno specchio e un prisma, due immagini del Sole che lentamente si avvicinano combaciando perfettamente al mezzogiorno per poi allontanarsi nuovamente. |
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Distanza sustilare: rappresenta la misura angolare tra la linea meridiana e la sustilare sul piano del quadrante declinante. |
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E Eliodromo (spazio eliodromo): rappresenta l’area dell’orologio solare compresa tra le due curve solstiziali in cui normalmente sono comprese le sette curve diurne di declinazione del Sole. L’ombra stilare proiettata dal Sole percorre lo spazio Eliodromo dell’orologio solare nell’arco temporale di un anno. |
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Equatoriale (piano): rappresenta quel piano che passa per il cerchio massimo che ha per centro il centro della terra e pertanto corrisponde con l’equatore terrestre. Il piano equatoriale viene usato quale base del quadrante solare equatoriale in cui le linee orarie distano tutte 15° l’una dall’altra.
Equazione del tempo: rappresenta lo scostamento temporale tra l’ora segnata da un orologio solare in un certo luogo e l’ora segnata dall’orobio civile in quel fuso. Questo scostamento è la conseguenza della combinazione dell'inclinazione e dell'eccentricità dell'orbita terrestre e si rappresenta con una sinusoide chiusa a forma di otto chiamata analemma o lemniscata. Lo scostamento orario va da +16’36’’ tra il 31 ottobre ed il 1 novembre a -14’6’’ tra l’11–12 febbraio passando da -3’66’’ tra 13-15 maggio e da +6’53’’ tra il 25 e il 27 luglio. |
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Equinoziale (linea): la retta che rappresenta il percorso dell’ombra del vertice gnomonico sul quadrante di un orologio solare nei giorni solstiziali rispettivamente primaverile ed autunnale. I punti estremi della linea equinoziale rappresentano la posizione del Sole agli equinozi.
Estremità stilare (vertice): viene così denominato il vertice o la punta dello stilo utilizzato come gnomone in un orologio solare. Questa estremità è il vertice dell’assostilo oppure la punta dell’ortostilo. |
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Foro gnomonico (eliotropico): quando il vertice di uno stilo è composto da un foro questo gnomone assume il nome di "gnomone fotosciaterico". Il foro normalmente delle dimensioni pari 1/250 della lunghezza dell’assostilo coincide con il vertice dello stilo e anziché l’ombra proietta sul quadrante un raggio di luce. Viene spesso usato nelle cattedrali dove il foro gnomonico è praticato sulla volta del soffitto e proietta la luce all’interno. Questo scienza gnomonica assume il nome di Fotosciaterica. |
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G Giorno Gnomonico: viene così definito lo spazio percorso dall’ombra del vertice di uno stilo sul quadrante dell’orologio nello spazio temporale dall’inizio dell’illuminazione solare del piano al momento in cui termina l’illuminazione solare. Negli orologi perfettamente esposti corrisponde allo spazio temporale tra il sorgere e il tramonto del Sole. |
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la parte di un orologio solare utilizzata per proiettare l’ombra solare sul quadrante viene denominata gnomone. Normalmente costituito da una semplice asta cilindrica inserita nel quadrante parallelamente all’asse di rotazione terrestre. Questo parallelismo con l’asse terrestre permette di avere la direzione dell’ombra uguale durante l’arco dell’anno risultando più facile la lettura stante che le linee orarie partono dal piede dello gnomone. Nei secoli l’uomo ha utilizzato molte forme di gnomone e ancora oggi se ne possono vedere di forme diverse in tutto il mondo. |
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Gnomonica: così si chiama quella particolare scienza che si incarica delle problematiche riferite alla costruzione dei quadranti solari. Nel corso della storia gli orologi solari hanno avuto grandissima rilevanza finché hanno rappresentato gli unici strumenti, sufficientemente precisi, in grado di indicare l’ora per regolare la vita quotidiana dando quindi grande apporto alla società dell’epoca. L’evoluzione dell’orologerie meccanica ha provocato il decadere della gnomonica che oggi rappresenta solamente una “passione” con molte associazioni che mantengono vivo l’interesse verso questa particolare ed interessante arte una volta definita magica. I Inclinazione (del piano): rappresenta l’angolo formato dal piano dell’orizzonte e il piano del quadrante dell’orologio. |
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L Lemniscata: per leggere il tempo medio anziché il tempo solare in gnomonica si usa una curva caratteristica a forma di otto che si sovrappone ad ogni linea oraria del quadrante solare. La curva rappresenta graficamente l’equazione del tempo che a sua volta altro non è che la differenza fra il tempo vero segnato dall’orologio solare e il tempo medio. Tale differenza è dovuta alle velocità diverse di percorrenza dell’orbita terrestre nelle varie stagioni dell’anno. M Meridiana (linea): spesso il temine viene utilizzato impropriamente per identificare molti orologi solari. La linea meridiana di identifica invece in quella retta Nord-Sud che giace sul piano orizzontale ed in quel momento è coincidente con la direzione dell’ombra. La perpendicolare alla meridiana sullo stesso piano identifica la direzione Est-Ovest. |
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Meridiana del tempo medio: una meridiana può essere realizzata per indicare il tempo medio al posto del tempo vero solare. La costruzione o meglio il calcolo può essere fatto per indicare il tempo medio locale oppure il tempo medio di un mediano diverso dal locale e ancora il tempo medio del fuso orario. |
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Meridiano: rappresenta un ipotetico piano verticale che passa per l’asse di rotazione terrestre o corpo celeste. Il Sole attraversa un meridiano terrestre esattamente a metà del periodo temporale che va dall’alba al tramonto. La suddivisione in meridiani della superficie terrestre permette la definizione della longitudine geografica che è la distanza angolare dal meridiano di riferimento. I Meridiano, essendo la metà di un cerchio massimo che congiunge i poli hanno tutti la stessa lunghezza che per la Terra corrisponde a 20.003,93 km. |
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Mese Gnomonico: viene così definito lo spazio percorso dall’ombra gnomonica del vertice stilare che va da una curva diurna a quella successiva ovvero da un segno dello zodiaco a quello successivo. N Nadir: rappresenta esattamente la direzione opposta allo Zenit e si trova sulla verticale di chi osserva. |
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Notturnale: il notturnale o notturlabio, oppure orologio notturno è uno strumento per naviganti che veniva usato di notte per rilevare l’ora attraverso l’osservazione dell’Orsa Maggiore. Il suo utilizzo è legato alla possibilità di vedere nell’Orsa Maggiore le due stelle Dubhe e Merak il cui allineamento è sempre verso la stella Polare. Praticamente la linea immaginaria che congiunge le due stelle costituisce una sorta di lancetta di orologio che compie ogni giorno un giro completo intorno alla stella Polare. Il notturnale assomiglia molto all’astrolabio altro strumento notturno. O Obelisco: il classico monolito di pietra molto utilizzato anticamente dagli Egiziani che lo utilizzarono per scopi religiosi e monumentali ma anche per la misurazione del tempo attraverso la proiezione dell’ombra solare al suolo. Nei fatti l’obelisco rappresenta uno dei primi esempi di gnomone verticale utilizzati dall’uomo. Roma viene chiamata anche città degli obelisco perché ne conta ben tredici rispetto gli otto sparsi nel resto del mondo. |
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Ora Gnomonica: rappresenta l’angolo descritto dall’ombra solare proiettata dal vertice gnomonico sul quadrante compreso da una linea oraria e quella successiva. |
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Orarie (linee): nel piano del quadrante di un orologio solare suddividono in sezioni orarie i cerchi orari e pertanto rappresentano il percorso temporale dell’ombra gnomonica di un ora solare. |
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Ore Eguali(di uguale durata): le ore “uguali” dette anche “equinoziali o moderne” furono introdotte fin dal basso Medioevo, in sostituzione delle ore “canoniche” con lo scopo di favorire l’aumentare degli scambi commerciali. Le ore equinoziali se contate da mezzanotte a mezzanotte sono anche denominate quali: ore comuni, ore europee, ore volgari, ore oltramontane, ore tedesche, ore francesi; Se contate da mezzogiorno al successivo sono denominate ore astronomiche mentre se contate da alba ad alba sono denominate: ore babilonesi, ore di Boemia. Quando vengono contate da tramonto a tramonto vengono definite: ore italiche, ore peregrine, ore ab Occasu, ore vespertine (pomeridiane), ore dell’Ave.
Ore Ineguali (di disuguale durata): rappresentano il metodo di computo orario più antico e si contano dall’alba solare al tramonto dividendo l’arco diurno in dodici parti uguali con la conseguenza di risultare più corte d’inverno e più lunghe d’estate. Le ore così computate vengono denominate: ore temporali, ore temporarie, ore antiche, ore naturali, ore Ebraiche, ore Giudaiche, ore Bibliche, ore canoniche e ore planetarie.
Oriente: sinonimo del punto cardinale Est che costituisce geograficamente il punto di orizzonte ove sorge il Sole.
Orizzonte (nel piano dell'orologio): rappresenta la retta alba-tramonto che interseca orizzontalmente il quadrante dell’orologio solare perpendicolarmente alla linea meridiana.
Orologi Solari: vedi nella sezione Orologi Solari
Ortografica (proiezione): Consente la rappresentazione su un piano orientabile della sfera celeste e di tutti i suoi circoli. In questa metodologia di proiezione il piano è tangente alla sfera celeste mentre il punto di vista risulta perpendicolare ad esso a distanza infinita..
Ovest: Uno dei quattro punti cardinali rappresentato dal punto esatto in cui nel giorno degli equinozio vi tramonta il SOLE. P Piede dello stilo (piede dello stilo): Detto anche base dello stilo rappresenta la base dell’0rtostilo coincidente con l’intersezione della retta perpendicolare al piano passante per il vertice dell’assostilo. |
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Q
Quadrante |
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Quadrante Astronomico: Rappresenta il quadrante d’altezza, o quarta di cerchio, che riporta sul proprio piano il tracciato delle ore astronomiche.
Quadrante inferiore: Rappresenta il quadrante realizzato sulla superficie inferiore di un piano inclinato.
Quadrante regolare: Rappresenta il quadrante realizzato sulla superficie di un piano perfettamente allineato ad uno dei punti cardinali. |
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Quadrante dei Seni (quadrante nautico): Costituito da un quadrante speciale utilizzato per calcoli astronomici e trigonometrici utili a risolvere graficamente problemi di navigazione. Utilizzato spesso sul retro dei quadranti astronomici.
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Quadrante superiore: R
Raggio orario: |
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Regolo Gnomonico:
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S
Sciatere
(Sciaterre):
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Sciaterica (o Scioterica): è il nome con cui veniva denominata la Gnomonica nell'antica Grecia. Deriva da Scio (catturare) etereo (ombra) che insieme significano catturare le ombre.
Sciografia: Usato nella Grecia antica e sinonimo di Gnomonica deriva da Skiografia “grafia delle ombre”. Scioteri:
Rappresentano tutti quegli strumenti matematici, cioè gli orologi
solari, idonei a "catturare le ombre" su
un piano per mezzo di uno stilo (gnomone). Spolvero: Metodo di trasferimento grafico dalla carta alle superfici delle pareti. Il disegno su carta viene scontornato con forellini fatti con uno spillo seguendo le linee che interessano trasportare. La carta o cartone viene poi fissato in posizione sulla parete e poi picchiettato con un tampone pieno di polvere colorata fine. Finito la picchiettatura del cartone, sulla parete dopo aver tolto la maschera traforata, rimarrà la traccia “spolvero” del disegno.
Stilo: Denominazione dell’asta infissa nel piano del quadrante la cui ombra determina la lettura dell'ora e di tutte le altre informazioni poste sull'orologio. Lo stilo quando è parallelo all’asse terrestre viene chiamato assostilo mentre viene chiamato ortostilo quando e perpendicolare al piano.
Stilo triangolare: Si tratta di uno stilo con forma a triangolo rettangolo, giacente sulla linea sustilare al centro del quadrante, avente l’angolo acuto con ampiezza pari all'elevazione del polo.
Sustilare: Rappresenta la proiezione ortogonale, sul piano dell’orologio, dell’assostilo. Nei casi in cui l’orologio solare risulta perfettamente allineato alla direzione Est – Ovest con il quadrante perfettamente rivolto a SUD la sustilare In un orologio coincide esattamente con la linea meridiana. Nei casi diversi l’angolo misurato fra la proiezione sustilare la linea meridiana viene denominato "distanza sustilare" mentre l’angolo misurato dal piano dell’orologio con lo stilo viene denominata "altezza sustilare".
T Triangolo Gnomonico: Strumento triangolare utilizzato per il posizionamento e la determinazione dello stilo negli orologi solari orizzontali, verticali, declinati o inclinati.
Tropici (proiezione dei): Rappresentano le proiezioni sul piano dell’orologio solare delle curve degli equinozi e dei solstizi dove la curva invernale è detta “Tropico del Capricorno" mentre quella relativa all’estate è detta "Tropico del Cancro". Sono quasi sempre presenti anche le curve diurne o di declinazione indicanti l’ingresso del Sole nei segni zodiacali.
V Verticale del piano: Rappresenta la sezione del Piano del quadrante e del cerchio verticale perpendicolare ad esso. Questa linea di sezione passa sempre per il piede dello stilo e per lo Zenit del Piano del quadrante.
Z Zenit del piano: Rappresenta il punto in cui il piano del Quadrante viene intersecato dalla retta Zenit – Nadir. Nella faccia inferiore del quadrante lo stesso punto è denominato Nadir del piano.
Zodiaco Gnomonico: Rappresenta lo spazio percorso dall’ombra gnomonica nell’arco di un anno compreso tra le curve di declinazione corrispondenti al tropico del Cancro e al tropico del Capricorno.
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