Precessione degli Equinozi

Precessione degli equinozi – L’asse terrestre oltre alla normale rotazione compie un’oscillazione che con la rotazione sviluppa un cono molto simile alla rotazione oscillatoria dell’asse di una trottola. Per completare l’intera oscillazione rotatoria, tracciando un cerchio perfetto nella Sfera Celeste, l’asse terrestre impiega ben 25.700 anni. Come già detto, a causa di questo fenomeno chiamato appunto precessione degli equinozi, il Polo Nord Celeste si sposta nel corso dei secoli, avvicinandosi o scostandosi dalla Stella Polare di circa 50” all’anno. Si evince pertanto che la Stella Polare, in passato, possa essere stata un’altra così come ci confermano alcune testimonianze storiche. Per migliaia di anni, infatti, la Stella Polare era stata Thuban del Dragone, in seguito si avvicinarono al Polo Nord Celeste  due delle stelle del Piccolo Carro (Ursa Minoris), Pherkab e Kochab che per il periodo dal 1500 a.C. fino al 500 d.C. furono guardiani del Polo. Nell’anno 802 d.C. la stella 32H Cameleopardis (Giraffa) è stata la Polare del popolo dei Vichinghi. L’attuale Stella Polare si avvicinerà al Polo fino all’anno 2102 successivamente si allontanerà per lasciare il posto ad a Cefei nell’anno 4045, quindi verso il 7530 toccherà alla stella Alderamin in Cerfeo, da Deneb nel 10000 e quindi, nel 14000 da Vega nella costellazione della Lira.

I punti degli equinozi, conseguentemente alla rotazione dell’asse terrestre lungo un cerchio sulla Sfera Celeste, si spostano sull’Eclittica. Il Punto d’Ariete si muove così in senso orario lungo l’Eclittica andando incontro al Sole, che muove antiorario, precedendo in questo modo il momento dell’Equinozio.