Sistema Equatoriale

Sistema equatoriale - Utilizza gli stessi riferimenti del Sistema orario ma al posto dell’angolo orario prende a riferimento l’ascensione retta. Come la declinazione anche l’ascensione retta resta costante durante il moto sia giornaliero sia annuale di un astro e anch’essa però è sensibile alle perturbazioni della precessione e nutazione. Nel sistema equatoriale le coordinate degli astri sono invariabili perché il sistema è legato alla Sfera Celeste in modo indipendente dal suo moto apparente attorno alla Terra.

I valori della declinazione e dell’ascensione retta sono quelle coordinate astrali normalmente riportate negli almanacchi.

Ascensione retta – Corrisponde alla misura in tempo dell’arco compreso tra il Cerchio orario che contiene un astro e il Punto d’Ariete. L’arco è normalmente indicato con la sigla AR (a volte solo a) e si misura da 0 a 24 ore a partire dal Punto d’Ariete (senso opposto all’angolo orario). In considerazione del fatto che l’astro, preso in esame e il Punto d’Ariete girano in modo solidale alla Sfera Celeste, l’ascensione retta è un dato invariabile.

Stagioni - A differenza delle stelle fisse il Sole muovendosi durante l’anno varia la propria declinazione e ascensione retta.  Le stagioni sono delimitate e definite dalla declinazione del Sole ma possono però essere anche definite con l’ascensione retta. I valori dell’ascensione retta del Sole variano nelle stagioni da 0 a 6 ore in primavera, da 6 a 12 ore in estate, in autunno da 12 a 18 ore mentre in inverno da 18 a 24 ore.

Tempo siderale – Rappresenta il tempo siderale trascorso dall’ultima culminazione al meridiano superiore ossia l’angolo orario  del Punto d’ariete.
 

È espresso in tempo da 0 a 24 ore in senso orario e viene normalmente indicato con la lettera greca  Q(theta). Sommando l’angolo orario  con l’ascensione retta si ottiene il tempo siderale di un astro pertanto la differenza tra tempo siderale e ascensione retta corrisponde all’angolo orario di un astro.

 

T = Q - AR

 

Gli almanacchi astronomici normalmente pubblicano l’ascensione retta e il tempo siderale degli astri. Il tempo siderale è pubblicato per ogni giorno dell’anno e si riferisce, naturalmente, al mezzogiorno vero locale (GTM 0) del meridiano di Greenwich. L’osservatore che ha longitudine diversa e compie l’osservazione in un orario qualunque, per ottenere il tempo siderale dovrà procedere ad alcune trasformazioni. Si ricava l’ora di Greenwich (GMT 0) corrispondente all’ora solare vera del meridiano 0, semplicemente dall’ora civile dell’osservazione e dal fuso orario di riferimento della stessa. Per allineare l’ora ricavata al tempo siderale per il mezzogiorno riportata negli almanacchi astronomici, si calcola la differenza con l’ora di osservazione valutata per Greenwich. La differenza calcolata va sommata al tempo siderale dopo aver applicato una correzione dovuta alla rotazione completa del Punto d’ariete, corrispondente in un angolo orario di 24 ore, che avviene invece in 23 ore e 56 minuti. Tale differenza determina la necessità di applicare una correzione costituita dal rapporto tra il giorno solare medio e il giorno siderale (coefficiente): K = 1,002737908

La differenza così trasformata può ora essere sommata al tempo siderale riferito al mezzogiorno pubblicata negli almanacchi. Considerando che normalmente il luogo di osservazione ha diversa longitudine di Greenwich, ne consegue che necessita trasformare la longitudine in un angolo orario valutandola positivamente in senso antiorario e poi sommarla al tempo siderale ottenuto dalla prima trasformazione. Il tempo siderale ottenuto corrisponde a Q(theta) che è la somma dell’ascensione retta e dell’angolo orario di un astro osservato a quella longitudine e in quel momento.