Sistemi Orari

Ore antiche (diseguali, temporarie, temporali, canoniche, giudaiche) - Un sistema orario nel quale la giornata era divisa in due periodi di 12 ore ciascuno, uno di luce e l’altro di notte. La variabilità della durata dell’arco diurno durante l’anno, generalmente diversa dalla durata di quello notturno, impone, in questo sistema, che la durata delle ore sia diversa durante l’anno e inoltre che le ore diurne abbiano durata diversa di quelle notturne. Va detto ancora che la durata delle ore dipende anche dalla latitudine. Agli equinozi la durata delle ore diurne è identica a quelle delle ore notturne e coincide con la durata dell’ora vera del sistema moderno. Le ore antiche pongono al mezzogiorno locale le ore 6 dando origine all’ora sesta.

Ore babilonesi (greche) – In questo sistema orario si parte a contare le ore all’alba Suddividendo la giornata in 24 ore tutte uguali. Gli istanti coincidenti con il mezzogiorno e il tramonto corrispondono pertanto a orari diversi durante l’anno e agli equinozi il mezzogiorno coincide con le ore 6 di questo sistema.

Ore italiche – In questo sistema orario si parte a contare le ore dal tramonto Suddividendo la giornata in 24 ore tutte uguali. Gli istanti coincidenti con il mezzogiorno e l’alba corrispondono pertanto a orari diversi durante l’anno e agli equinozi il mezzogiorno coincide con le ore 18 di questo sistema.

Ore moderne (francesi, tedesche, astronomiche) – Questo sistema orario è quello di attuazione più recente che necessariamente prevede ore sempre sincronizzate con il mezzogiorno locale e di durata costante durante l’intero anno. Anche in questo sistema la giornata e suddivisa in 24 ore iniziando dalla mezzanotte e facendo coincidere il mezzogiorno con le ore 12 del sistema. Essendo le ore moderne scandite dal moto apparente del Sole, a causa dei fenomeni dell’equazione del tempo, la loro lunghezza non è perfettamente costante. Le ore moderne sono anche indicate come ore vere distinguendole da quelle medie dalle quali sono differenziate dall’equazione del tempo.

GMT Rappresenta il sistema utilizzato per la determinazione del Sistema di ora civile per tutti gli stati del mondo. Corrisponde alla suddivisioni convenzionale della Terra in 24 fusi orari (spicchi), di 15° di ampiezza angolare adottando, sempre convenzionalmente, come mezzogiorno civile nell’intero fuso quello del meridiano centrale del fuso stesso. Il fuso il cui meridiano centrale adotta ilo 0 è quello contenente Greenwich e ha ora civile GMT 0 (Greenwich Mean Time). Tutti i fusi posizionati a Est hanno ore civili maggiori e vengono indicati con la sigla GTM seguito dal numero del fuso con segno positivo, viceversa tutti i fusi posizionati a Ovest hanno segno negativo. Pertanto i fusi sono indicati con una numerazione che varia da GTM -12 a GTM +12. L’Italia appartiene al fuso dell’Europa Centrale, il primo fuso ad Est, e quindi ha ora civile GMT+1 corrispondente ad un’ora maggiore all’ora di Londra.

Ora civile – Rappresenta l’ora media del fuso orario e quindi rappresenta l’ora segnata dagli orologi che per convenzione internazionale fa riferimento al mezzogiorno vero del meridiano centrale del fuso a cui appartiene l’area geografica presa in esame.

Ora legale - Per questioni economiche derivanti dal miglior sfruttamento dell’illuminazione naturale durante il periodo estivo, generalmente da equinozio a equinozio, in alcuni stati si modifica l’ora civile adottando l’ora di un fuso più ad Est. Per l’Italia, in regime di ora legale, si passa da GTM +1 a GTM +2. L’Italia appartiene al fuso dell’Europa Centrale, il primo fuso ad Est, e quindi ha ora civile GMT+1 corrispondente ad un’ora maggiore all’ora di Londra.

Ora locale - Rappresenta l’ora  legata al meridiano dell’osservatore e può essere definita come ora vera locale o ora media locale. La differenza è l’equazione del tempo.

Ora media – Per capire cosa è l’ora media bisogna considerare un Sole virtuale chiamato Sole Medio che percorre l’orbita apparente in 24 ore esatte per l’intero anno corrispondenti alla media della durata di un giorno vero. La suddivisione del giorno medio di 24 ore in ore medie permette di considerarne costante la durata durante l’anno e di misurarne la durata con gli orologi meccanici capaci di misurare solamente intervalli di tempo assolutamente costanti ed invariabili. L’ora media riferita al luogo è definita ora media locale oppure ora media del fuso denominata anche ora civile.

 

Programma scaricabile dal sito:

http://web.tiscali.it/zuccala.g/

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Le ore medie locali o del fuso si differenziano da quelle vere per il ritardo o anticipo accumulato tra il Sole vero e il Sole Medio corrispondente all’equazione del tempo.

Ora vera  Consiste nella ventiquattresima parte del giorno vero che è il periodo temporale che intercorre fra due passaggi del Sole allo stesso meridiano. L’ellitticità dell’orbita e l’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre determinano la variabilità di questa misura temporale dell’ordine di pochi secondi giornalieri. L’ora vera locale naturalmente è sincronizzata con il mezzogiorno vero locale ossia con il passaggio del Sole al meridiano dell’osservatore differenziandosi dall’ora vera del fuso che considera il mezzogiorno come il momento del passaggio del Sole in un altro meridiano cioè quello del fuso di riferimento. La differenza di longitudine tra il meridiano centrale del fuso e quello dell’osservatore determina la differenza tra il mezzogiorno vero locale e il mezzogiorno vero del fuso. Quando l’osservazione si fa da Ovest del meridiano centrale del fuso allora il mezzogiorno vero locale è in ritardo sul mezzogiorno vero del fuso.