Orologio Armillare
L’orologio
armillare consiste in uno sviluppo
dell’orologio
equinoziale derivante dal praticare un
foro rotondo nel piano del
quadrante equinoziale.
Lo spessore del
qu adrante
costituisce il bordo sulla superficie del quale viene proiettata,
oltre che sulla superficie del
quadrante,
l’ombra dello
gnomone. L’ombra risulta presente nel
foro sia quando, in primavera ed estate , il
quadrante
lavora nella parte superiore che, in autunno ed inverno, il
quadrante
lavora nella parte inferiore. Da qui l’intuizione di realizzare un
orologio
equinoziale nel quale si utilizzi,
anziché la superficie del piano del
quadrante,
solamente il foro trasformandolo in un anello che viene chiamato
armilla.
L’armilla
(dal latino bracciale) a sua volta viene ridotta a semianello per
evitare che nel periodo degli
equinozi una parte risulti di
ostacolo alla proiezione del
Sole. Sulla superficie interna
dell’armilla
si tracciano delle
linee orarie
verticali dalle ore 6.00
alle ore 18.00
corrispondenti alle
ore vere locali.
Queste linee orarie
verticali coincidono sui bordi
armillari, dove raggiungono la
superficie del
quadrante,
con i punti delle
linee orarie
equinoziali ossia dei raggi d’ampiezza
di 15° Questi
orologi solari
sono, a tutti gli effetti, considerati degli
orologi equinoziali
purché orientati con il proprio asse come l’asse
terrestre ossia in modo da formare
con l’orizzonte un angolo corrispondente alla
latitudine
del luogo nella direzione Nord. Se lo
gnomone
viene dotato di un appropriato nodo sull’anello
armillare, se di opportuna altezza,
saranno tracciabili le
curve diurne
che appariranno come delle circonferenze che l’ombra del nodo
percorre a seconda della
declinazione
del Sole.
Le circonferenze delle
curve diurne
distano della misura h
dalle
circonferenze equinoziali calcolabile
con una formula dipendente dal raggio dell’anello R
che è uguale in tutti i punti dello
gnomone.
L’altezza anulare minima H,
per la tracciatura delle curve diurne, corrisponde al doppio della
misura h
per la declinazione del Sole
di 23°,5.
Altezza
curve diurne
h = R tg
d
Altezza
anello
armillare
H = 2R tg 23°,5 = 0,87 R
In talune
situazioni le
curve diurne sono disponibili sol amente
sul mezzogiorno vero
locale
tramite l’aggiunta di un secondo semianello posto perpendicolarmente
a quello del
quadrante in modo da cogliere l’ombra
del nodo gnomonico. Il
quadrante
esprime l’ora vera locale
ma, ruotandolo opportunamente su
differenti
longitudini, esprime l’ora di luoghi
diversi. Differentemente dall’equinoziale
piana, sull’equinoziale
armillare le
curve diurne
possono essere tracciate così come le
lemniscate.
La peculiarità dell’equinoziale
armillare e quella di poter essere
dotata di uno gnomone
costituito da solido di rotazione
il cui profilo può corrispondere alla
lemniscata
cosi ché l’ombra proiettata contenga l’informazione corrispondente
al tempo medio.
Questo è reso possibile poiché la proiezione dell’ombra su di una
armillare
rimane invariata a prescindere dall’angolo
orario. La costruzione dello
gnomone
dovrà considerare uno dei due rami della
lemniscata
che di fatto costituisce la genitrice del solido di rotazione. Per
queste ragioni gli gnomoni saranno due per essere intercambiabili e
utilizzati alternativamente nei due periodi di 6
mesi dei rami della
lemniscata.

vedi
anche: costruiamo un orologio di tipo Equinoziale Armillare
vedi
|