Origini dell’orologio solare

Non dobbiamo lasciarci ingannare dall’aspetto semplice, quasi ingenuo, di questi dispositivi segnatempo che sono il frutto di ricerche millenarie fatte di pazienti osservazioni e di esperimenti.

L’orologio solare nasce dall’intuizione e dal lavoro di molte menti e di più popoli che già dal tremila avanti Cristo disponevano di questi strumenti di misurazione del tempo che si basavano sul cammino delle ombre.

Il merito di questa conoscenza va pertanto riconosciuto ad una folta schiera di studiosi, amanti del sapere, sacerdoti, artigiani, scienziati e infine semplici osservatori che indipendentemente l’uno dall’altro, in epoche diverse, idearono le diverse applicazioni dello stesso principio.

Nelle forme a noi note, gli orologi solari sono il prodotto della civiltà greca classica che ne aveva ereditato il sapere dai Babilonesi e indirettamente dagli Egizi.

Viene spontaneo a questo punto chiedersi il motivo di tanta ricerca e sperimentazione di strumenti segna tempo che sono comunque congegni che purtroppo si confrontano con la fastidiosa circostanza di essere inutili nei giorni senza Sole divenendo così strumenti di uso occasionale e quantomeno limitato?

 Naturalmente il tempo scorre anche nei giorni non Soleggiati, nei giorni piovosi e grigi, nei giorni nebbiosi dove le luci e le ombre non esistono e noi ci sentiamo come fossimo sospesi in una dimensione priva di tempo.

L’indispensabilità dei raggi solari rimanda pertanto l’orologio solare ad una natura celeste che partecipa ed interpreta, a suo modo, le armonie cosmiche in un contesto di utilità sociale.

Ma a ben analizzare la funzione principale dell’orologio solare non è solo quella di costituire un segnatempo ma bensì pensato per rappresentarlo nel percorso del Sole nel cielo istintivamente identificato dagli uomini con il tempo stesso.